Nuova Riveduta:

Matteo 27:42

«Ha salvato altri e non può salvare se stesso! Se lui è il re d'Israele, scenda ora giù dalla croce, e noi crederemo in lui.

C.E.I.:

Matteo 27:42

«Ha salvato gli altri, non può salvare se stesso. È il re d'Israele, scenda ora dalla croce e gli crederemo.

Nuova Diodati:

Matteo 27:42

«Egli ha salvato gli altri e non può salvare se stesso; se è il re d'Israele, scenda ora giù dalla croce e noi crederemo in lui;

Riveduta 2020:

Matteo 27:42

“Ha salvato altri e non può salvare sé stesso! Se è il re d'Israele, scenda ora giù dalla croce e noi crederemo in lui.

La Parola è Vita:

Matteo 27:42

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Matteo 27:42

Ha salvato altri e non può salvar se stesso! Da che è il re d'Israele, scenda ora giù di croce, e noi crederemo in lui.

Ricciotti:

Matteo 27:42

«Ha salvato gli altri, e non può salvare se stesso! S'egli è il re di Israele, scenda ora dalla croce e noi crederemo in lui.

Tintori:

Matteo 27:42

Ha salvato gli altri e non può salvare se stesso! Se è il re d'Israele, scenda ora dalla croce e gli crederemo.

Martini:

Matteo 27:42

Ha salvato altri, non può salvare se stesso: se è il re d'Israele, scenda adesso dalla croce, e gli crediamo.

Diodati:

Matteo 27:42

Egli ha salvati gli altri, e non può salvare sè stesso; se egli è il re d'Israele, scenda ora giù di croce, e noi crederemo in lui.

Commentario abbreviato:

Matteo 27:42

35 Versetti 35-44

Era consuetudine far vergognare i malfattori con una scritta che notificasse il crimine per cui avevano sofferto. Così ne misero una sul capo di Cristo. Questo era stato pensato per il suo biasimo, ma Dio lo annullò a tal punto che persino la sua accusa andò a suo onore. Furono crocifissi con lui, nello stesso momento, due briganti. Egli fu, alla sua morte, annoverato tra i trasgressori, affinché noi, alla nostra morte, fossimo annoverati tra i santi. Vengono qui riportati gli scherni e le derisioni che ricevette. I nemici di Cristo si sforzano di far credere agli altri ciò che della religione e del popolo di Dio sanno essere falso. I capi dei sacerdoti, gli scribi e gli anziani rimproverano a Gesù di essere il re d'Israele. A molti il re d'Israele potrebbe piacere abbastanza, se solo scendesse dalla croce; se solo potessero avere il suo regno senza la tribolazione attraverso la quale devono entrarvi. Ma se non c'è croce, non c'è Cristo, non c'è corona. Coloro che vogliono regnare con lui, devono essere disposti a soffrire con lui. Così il nostro Signore Gesù, essendosi impegnato a soddisfare la giustizia di Dio, lo fece sottoponendosi al castigo del peggiore degli uomini. E in ogni minimo particolare registrato sulle sofferenze di Cristo, troviamo adempiuta qualche predizione dei Profeti o dei Salmi.

Riferimenti incrociati:

Matteo 27:42

Giov 9:24; 12:47; At 4:14
Mat 27:37; 2:2; Lu 19:38; Giov 1:49

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